venerdì 26 febbraio 2010

Pasquino il carabiniere piccolino

Questo che leggerete qui di seguito è un esposto anonimo; ho deciso di pubblicarlo nonostante il marcato linguaggio da caserma, poco proverbiale per la verità, ma credo che esso sia molto illuminante sullo stato dell'umore che regna tra i carabinieri. Uno spunto per riflettere sulla condizione del carabiniere oggi e su cosa sia diventata l'Arma, a voi l'ardua sentenza, buona lettura.


ALLA PROCURA MILITARE DELLA REPUBBLICA

-Viale delle Milizie, 5/C 00192 Roma-

AL GENERALE LEONARDO GALLITELLI

Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

-Viale Romania, 45 00197 Roma-

AI COBAR D’ITALIA

AI COIR D’ITALIA


Signori, l’Arma dei Carabinieri è stata venduta!

Duecento anni di Storia gloriosa ed irripetibili storie di valorosi e silenziosi eroi che continuano con il loro lavoro a farle onore, sono andati persi! Delusi da un comandante generale che, quale suo primo atto (ordine del giorno del 23 luglio 2009) con una frase infelice, ma significativa “assumo il comando dell’arma dei carabinieri con animo sentitamente grato per il privilegio e la fiducia che il GOVERNO mi ha concesso” Tradotto: “CARABINIERI NO GRAZIE! DA OGGI COMANDA BERLUSCONI CHE MI HA NOMINATO”. Non fu proprio così quando i carabinieri e non altri arrestarono il capo del governo fascista. Sarebbe possibile oggi questo? NO! Ve lo ha detto il comandante generale.

E chi se ne frega se gli stipendi sono da fame (da almeno dieci anni non c’è un aumento significativo) chi se ne frega se le famiglie soffrono economicamente, se le mogli sono COSTRETTE a lavorare per mandare avanti la baracca o per pagare il mutuo o l’asilo dei figli! Provvedimenti a favore del personale? NESSUNO. Tutte inutili cazzate (qualche torneo di calcetto qualche convenzione con uno sconosciuto negozio o con un medico raccomandato) ma niente di concreto. E L’ARMA DEI CARABINIERI VA A SFACELO. TANTO I GENERALI SONO COMODI NELLE LORO POLTRONE, INTASCANO A FINE CARRIERA NON UNA MA DUE TRE PENSIONI. SI FANNO RICHIAMARE, SE FANNO I BRAVI, CIOÈ SE SI FANNO I CAZZI LORO, IN SERVIZIO FINO A SETTANTA ANNI (VEDI MENCAGLI – BARBATO – LO SARDO).

Uffici stracolmi di personale, ma allora a che è servita l’automazione? È servita a pagare fior di ditte informatiche che vendono pacchetti esclusivi e che non funzionano perché starati rispetto ai computer (è il caso dell’applicativo 2008 che NATURALMENTE non può girare su macchine del 2003, e in Piemonte questo lo sanno bene tutte le stazioni. Quello che non sanno è che ogni applicativo costa circa cinquemila euro) pagati a prezzi altissimi e che ricompensano assumendo i figli di questo o di quello. Certo NON I VOSTRI FIGLI!

E le stazioni, vanto dell’arma dei carabinieri, piangono miseria e non riescono a fare neanche una pattuglia al giorno. Altro che polizia di prossimità! Per non parlare di Roma, dì Milano, di Palermo» di Napoli, di Bari, di Genova, di Bologna, di Venezia, di Torino dove le ordinanze arrivano dalle compagnie non prima delle otto di sera e magari il giorno dopo ti tocca fare un servizio notturno. Con quale predisposizione e con quale riposo? E poi succedono i casini perché la gente oltre ad essere scoglionata è fisicamente stanca di sopportare! E così tutti vogliono andare all’estero per fare soldi o ai reparti speciali, o ai servizi (solo conoscendo qualche politico) o almeno in un ufficio della regione. Anzi scusate LEGIONE! Perché quel somaro di SIAZZU che per fortuna se ne andato a godersi la sua barca in Sardegna, dopo aver sistemato il figlio capitano in Umbria (mica in Sicilia o in Campania) l’ unica impronta che ha voluto lasciare di sé è stata quella di cambiare il nome! È chi se ne frega) Che cosa ha fatto per il personale? NIENTE nemmeno cento lire (anzi un euro di aumento) VERGOGNA! Carabinieri di Olbia ignoratelo, è un civile e non è degno di un vostro saluto! I GENERALI CONOSCONO L’ANNUARIO A MEMORIA ED ALCUNI LO HANNO SEMPRE A PORTATA DI MANO PER FARE CARRIERA. Ma che ci sono andati a fare COTTICELLI a Roma che quando stava allo SME si faceva accompagnare i figli a scuola con la macchina di servizio e che da Roma non si è mai spostato perché la moglie è una dentista. COPPOLA a Palermo dopo essersi fatto centinaia di milioni girando il mondo e che non capisce niente di mafia e polizia giudiziaria. VISONE a Bari che sa solo guardare il mare, CAVALIERE (che è scappato dalle grinfie di GASPARRI se no gli rompeva il culo) a Padova, SCURSATONE, che non ha mai comandato un comando provinciale a Milano! Solo per la carriera! Di noi non gliene frega a nessuno. E il nostro bravo capo di stato maggiore, Gen. “signorsì ESPOSITO”, incapace di fare qualsiasi cosa che turbi l’animo del comandante, e i capi reparto chiusi nelle loro stanze, che non capiscono un cazzo di niente! E i colonnelli, ì tenenti colonnelli buttati nelle legioni o nei comandi provinciali solo con lo scopo o di fare carriera o di farsi i cazzi loro quando hanno capito che non possono fare carriera. Tanto, poi si fanno chiamare tutti GENERALI ma la gente che ne sa e pensa di parlare con un vero generale dei carabinieri. Oggi invece ci sono più colonnelli che vicebrigadieri! Sicuro, conti alla mano.

Questa è l’arma dei carabinieri? Beh tenetevela. Anzi se la tengano! Vi preannuncio, e sfido il comandante generale a provare il contrario, con numeri alla mano che è previsto entro il 2013 un ridimensionamento dei carabinieri a favore della guardia di finanza! Perché i finanzieri producono moneta portano soldi al governo e allora possono dettare legge! La polizia ha le autorizzazioni amministrative! E noi che cosa passiamo offrire? Possiamo togliere una contravvenzione! Niente di più! E se ci scoprono ci denunciano pure! Giustamente.

Questa è l’arma comandata da un generale che è stato “avvisato” dai suoi fedelissimi TOMMASONE e CAGNAZZO ed ha salvato personalmente il ministro LA RUSSA da una “situazione imbarazzante” (femmine e cocaina) soffiando così il posto a TOSCANO che aveva già la nomina nel cassetto! E accontentato e messo a tacere con un posto al consiglio di stato!

O i carabinieri che fanno i furti in Emilia Romagna e tutto viene messo a tacere, anche se il comandante della legione che andrebbe rimosso su due piedi perché non gliene frega un cazzo e deve congedarsi perché non è stato promosso e sta là da cinque anni, grazie alla protezione del capo della segreteria del ministro della difesa che è di Ravenna poveri noi! In che mani siamo caduti! Se a rappresentarci c’è l’attuale COCER che si è sistemato ognuno per conto suo e si sfoglia mille euro di fogli di viaggio al mese procapite?

Entro il 2013, arruolando trecentocinquanta carabinieri all’anno e meno di duecento marescialli come verranno ricoperti i posti che si faranno per il congedo del personale? Ecco scoperto il trucco! Nel 1998 uscivano dalla scuola sottufficiali 1300 allievi l’anno! Chi coprirà la differenza di mille uomini che moltiplicata per tre fa circa tre-cinquemila carabinieri ai quali vanno aggiunti circa venti-venticinquemila brigadieri, appuntati e carabinieri che per i concorsi stanno nella stessa situazione. Ed ecco che i conti tornano. Da centodiecimila a circa 85-95mila! Se andrà bene! E per tornare a quello sventurato ordine del giorno del 23 luglio (vorrei sapere chi è l’ignorante che lo ha scritto) la smetta generale GALLITELLI di parlare di famiglia dell’arma. Qui ognuno sì fa i cazzi» suoi. Dispiace dirlo ma è così forse ancora in qualche piccola realtà d’Italia esiste lo spirito di una volta. Ma altrove il carabiniere arriva in borghese, fa il suo servizio, e sparisce, ed è sempre irreperibile, perché magari è costretto a fare il secondo lavoro in nero altrimenti non arriva alla fine del mese. O peggio (Napoli. Bari, Palermo) finisce pagato dalla mafia o camorra.

Ma nessuno sa niente e se qualcuno sa qualcosa tace, perché se no addio carriera! Datemi ascolto, non festeggiate, anzi disertate la festa dell’arma. Quanto costa? A chi serve? Se ne deve fare una in ogni provincia? È necessario? La finanza che sa il fatto suo ha deciso di farne una per comando interregionale. Pensate che risparmio di soldi e di uomini! Ma al comandante di legione se gli togliete quella e la virgo fidelis alla quale nemmeno crede perché certa gente va in chiesa solo perché c’è il vescovo o il cardinale, se gli togliete questo che fa? Le commissioni di disciplina bella rottura di coglioni! I trasferimenti No quelli li fanno ì politici perché arrivano già tutti segnalati e allora che fa? Che fa il capo del I° Reparto se non mettere la firma su trasferimenti di ufficiali che nemmeno propone perché chi decide è solo il comandante? E a lui che bisogna farsi raccomandare. Caro AGOVINO tornatene a Latina che là stavi meglio! Caro LAVACCA togliti dalle palle hai rotto il cazzo sistemato I figli e speso più di tre miliardi inutilmente per l’informatizzazione! E D’ANGELO non credi che sia giunta l’ora di andare in qualche altra parte d’Italia? Magari in Sardegna! Che cazzo capisce CAVALLO di pubblica informazione? Ma tanto adesso arriva SALTALAMACCHIA. Lui si che ci sa fare. A cocaina e femmine non lo frega nessuno! Tutti uomini del PRESIDENTE. E fuori c’è gente onesta che lavora. Per TOMMASONE e per quel coglione di CASARSA? Una volta quando le cose funzionavano seriamente, c’era La responsabilità indiretta! Un tuo dipendente sbaglia, paghi anche tu per non aver vigilato!

La storia di MARRAZZO a Roma, significa che queste non sono fesserie. Infatti la notizia era dei servizi ed è stata passata ai carabinieri dal generale PICCIRILLO per fare un favore a GALLITELLI e BERLUSCONI. Si proprio a BERLUSCONI perché, guarda caso il fatto scoppia dopo quello di MASTELLA e moglie a Napoli. Così sono tutti contenti, un fetente per parte e nessuno può dire niente. E i superiori dei marescialli coinvolti a Roma che invece di fare il loro lavoro vanno in giro per feste e cerimonie? TOMMASONE dice che sono mele marce! E perché non se s’è accorto prima? Dove stava con i suoi ufficiali a New York? Ma a loro non succederà niente. I poveri malcapitati però non possono essere gli unici a pagare non può finire a tarallucci e vino. Anche perché di situazioni cosi c’è ne sono a migliaia. E il comando generale che fa? TACE. E il suo comandante? Sta zitto così evita di dire altre stronzate! E lo stesso succede per il gravissimo episodio della morte del giovane tossico a Roma, riempito di botte e lasciato morire con il solito sistema di coprire tutto. Tanto chi ci va di mezzo saranno sempre i carabinieri. Ma non vi pare strano che anche questa volta a difendere l’arma scende in campo il ministro LA RUSSA. Ma perché noi non abbiamo più voce, non abbiamo ufficiali capaci di parlare, dobbiamo nasconderci dietro i politici. Ma certo ci nascondiamo dietro quei politici che a loro volta sono ricattati se è vero come è vero quello che ormai sanno tutti, E dove succede? Sempre a Roma. Una città abbandonata a se stessa dall’arma. Ma dove sono gli ufficiali? Cosa fanno? Dovete pretendere che se ne vadano lutti a casa; mi dispiace è andata male! Del resto con questi personaggi non poteva finire che cosi! Ma lei, comandante generale, lo sa che i comandanti di stazione a Roma e nelle grandi città il venerdì pomeriggio se ne vanno a casa, perché moltissimi occupano l’alloggio di servizio solo fittiziamente e noi li rivediamo il lunedì mattina? Nemmeno questo le hanno detto? Ma che cattivi, anzi che furbacchioni! E lei stia la tranquillo a fare imbrogli con LA RUSSA e company, tanto prima o poi se ne deve andare e se vuole un consiglio vada via ora! Perché non chiede allo scienziato del comandante della legione Lazio e al suo amico TOMMASONE quanti comandanti di stazione di fatto non occupano di fatto l’alloggio con la famiglia avendo casa di proprietà nelle vicinanze della capitale? Avrà una bella sorpresa! Ma lei queste cose le dovrebbe già sapere perché è stato comandante provinciale di Roma. E allora? Noi ci siamo rotti le palle a essere gli unici a dovere sempre pagare per tutti e per colpe che non sono nostre! Prenda provvedimenti subito! Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi! Questo diceva un tempo il comandante. Credo che applicando questo detto di comandanti ce ne rimarrebbero ben pochi.

Quanti tra questi signori ufficiali hanno mai visitato le loro stazioni, parlato veramente col personale, quanti si sono interessati sul serio dei problemi, anche economici delle famiglie o delle auto di servizio che sono ferme da mesi? Nessuno. GALLITELLI ti do un ultimo consiglio: controlla bene i fondi riservati delle legioni e dei comandanti provinciali. Come vengono spesi i soldi, e non sono pochi, che mandi? Se li mettono in tasca e alle compagnie non arriva niente. FALLI ARRESTARE! Chi sbaglia deve pagare e, per piacere, toglici il disturbo della tua presenza! INUTILE, DANNOSA E SERVILE!

Firmato

PASQUINO IL CARABINIERE PICCOLINO



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